Rispetto al mercato dell’oro quello dell’argento è di dimensioni limitate, fatto che permise negli anni 1970 ai Fratelli Hunt di entrare in possesso di circa un terzo delle riserve mondiali, grazie anche a una quasi totale mancanza di leggi adeguate. Il prezzo dell’argento schizzò da US dollari 5,923 l’oncia (minimo del 1979) a dollari 49,45 nel gennaio 1980; il 27 marzo 1980 iniziò il tracollo ( Silver Thursday ) e nel giro di pochi giorni le quotazioni crollarono del 50%. In seguito a quella che fu una vera tragedia per molti investitori, vennero varate regole drastiche per bloccare sul nascere speculazioni pazzesche come quella messa in atto dai fratelli Hunt. A metà giugno del 1980 si ritornò alle quotazioni del 1979, ossia a circa dollari 11.- l’oncia. Seguì una modesta ripresa fino a dollari 16,29 verso la fine del 1981. In seguito di nuovo una lenta, ma costante discesa fino all’anno 1992, in cui si raggiunse il fondo con un minimo di dollari 3,64 e un massimo di dollari 4,318. Nel periodo che va da inizio 1993 al 31 dicembre 2003 la situazione è praticamente statica: In undici anni si arriva a un massimo di dollari 6,30 (1997) e il minimo è stato di dollari 4,22 nel 2002. Fino alla fine del 2005 le quotazioni non riuscirono a superare un massimo di 9.- dollari l’oncia. A inizio 2008 vennero raggiunti dollari 20,69 l’oncia per ridiscendere a dollari 10,42 a fine dicembre 2009.-. Nella scia della speculazione sull’oro e in seguito al disastro congiunturale che abbiamo ampiamente illustrato nel nostro studio “IL RITORNO DELL’ORO” anche l’argento riparti’ e raggiunse dollari 48,58 l’oncia nell’aprile del 2011. Il crollo delle quotazioni dell’oro e l’instabilità della situazione congiunturale mondiale trascinano al ribasso anche l’argento che nel 2015 scende a dollari 18,23 (massimo) e dollari 13,71 (minimo). Seguendo la ripresa del prezzo dell’oro che da inizio gennaio 2016 è molto richiesto e alla situazione congiunturale e all’indebitamento stratosferico di molti Paesi, anche l’argento ha ripreso quota. Il 29 luglio 2016 ha raggiunto la quotazione di dollari 20,285 l’oncia. Un fattore molto importante del quale pochissimo si parla è il rapporto (ratio) tra il prezzo dell’oro e quello dell’argento, ossia quante once d’argento occorrono per acquistare un’oncia d’oro. Dipende per la maggior parte dalla ripresa economica e meno dal “terrore” di molti risparmiatori che fuggono dai tassi d’interesse a “tasso zero “ o addirittura “negativi” e dalle valanghe di moneta cartacea emesse dalle Banche Centrali (Dollari, Euro, Yen, ecc.).
Arrigo Ghisletta, 5 agosto 2016 continua ...